Due anni con l’ambiente. Con le misure legislative varate dal governo Berlusconi prima e dal governo Monti dopo. Con i cittadini e le associazioni ambientaliste che, in rete e in piazza, hanno levato la loro voce per difendere strenuamente un bene definito dalla Corte costituzionale “valore primario” e “assoluto”. Due anni con un Parco nazionale che stenta a vedere la luce e una riserva naturale ormai mutilata. Con l’acqua pubblica, la caccia, i permessi, le concessioni petrolifere. Le raffinerie, i gasdotti e l’Ilva di Taranto. In queste pagine, sostenute da un’intensa partecipazione e da un lucido rigore argomentativo, l’autore ricompone le tessere di un mosaico dalle tinte fosche che ispira un’amara riflessione: l’ambiente è un bene fragile.