Katherine Mansfield considerò con tutta evidenza il suo scrivere in versi come un’attività secondaria rispetto all’impegno di narratrice. Tuttavia, a partire dal 1909 […], scrisse diverse poesie, in un modo che era insieme senza pretese formali ep-
pure esigente, semplice e tuttavia acuto, talora ironico, sensibile e attento ai particolari. […] Nei testi poetici Katherine Mansfield espone il nucleo più indifeso del suo porsi in relazione con il mondo. […] Coerenti con le intenzioni di limpidezza, di verità si mostrano le scelte della scrittura poetica della Mansfield: percezione empatica della realtà, lirismo asciutto, ironia, concretezza del gesto descrittivo, nitidezza nella resa dei particolari, semplicità delle scelte verbali. Nonostante la loro semplicità o forse anche in ragione di essa, i suoi versi hanno un fascino particolare, disincantato e naturale, perentorio.
[dalla postfazione]
Traduzione e cura di Marcella Corsi
Petali lunari n.1