Secondo Honoré de Balzac «la speranza è una memoria che desidera, il ricordo è una memoria che ha goduto». Si vive nella speranza di un futuro pieno di gioia e nel ricordo di gioie passate che forse non si ripeteranno. Sospesi in questo delicato gioco di specchi, i personaggi descritti da Matteo Cantù rimangono coinvolti in una spirale di eventi che si rincorrono, tra un passato, un presente e un futuro, mescolati dall’azione curativa e salvifica dell’immaginazione. Al centro di questa spirale galleggia il protagonista del libro, Siena, un bambino speciale che può portare nuova speranza a coloro che l’hanno perduta e per questo è desiderato e amato da molti. Un bambino la cui vita rimarrà alterata per sempre dalle vicende del suo travagliato passato. Matteo Cantù ci offre una storia sempre in bilico tra una realtà cruda, intrisa di violenza, e visioni indecifrabili. Ma «la speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai». (dal film Le ali della libertà)
Golden lights n.5