C’è un prodigio più o meno grande nascosto nei romanzi e nei racconti ed è quello di un uomo che in ore di silenzio e solitudine inventa storie e figure il più delle volte inesistenti, e che però nell’esistenza scavano e alle modalità dell’esistenza danno nome. Noi tutti quest’uomo chiamiamo scrittore.
(dalla recensione a Mes bureaux di Jean-Philippe Toussaint)
Un viaggio nella lettura attraverso novantanove recensioni.
Gli “Alberi” Saggi n.3