Scrittore e inviato speciale, Gian Luigi Piccioli è un viaggiatore che ha esplorato i territori della creatività letteraria e le latitudini magiche e misteriose dell’Africa, del Vicino ed Estremo Oriente e dell’America Latina. Dal suo osservatorio a cavallo tra due millenni, Piccioli ha raccontato i tempi diversi e simultanei della sua epoca, e nei suoi romanzi ha affrontato i temi dell’industria, del potere, dell’infanzia, della natura e della storia, arrivando a riflettere sulla nascita dell’idea stessa di Europa e sui rapporti tra scienza e conoscenza. Testimone di una stagione culturale che gli ha permesso di dialogare con personalità di prima grandezza – da Primo Levi a Italo Calvino, da Alberto Moravia a Guglielmo Petroni, da Paolo Volponi a Niccolò Gallo sino a Enrico Mattei, Attilio Bertolucci e Arnoldo Mondadori – in questo libro Piccioli “cede” alle mie insistenze giornalistiche, e con la misura che gli è propria schiude le porte della sua officina intellettuale e della sua esperienza di uomo intorno al mondo (Simone Gambacorta).
Con un’intervista sull’Africa ad Alberto Moravia.
Gli “Alberi” Saggi n.6