Ha il gusto di un sogno inquietante questo racconto di Rosa Mulholland, scrittrice stimata e inizialmente incoraggiata da Charles Dickens in persona. Gli ingredienti di un thriller paranormale calato in tenebre gotiche ci sono tutti: l’eredità inattesa, l’isolata magione infestata da spettri e fantasmi, la caparbia ricerca di verità raccapriccianti, la stanza murata dove tra tombe, arredi ammuffiti e morti viventi la vicenda si risolverà con un lieto fine che tuttavia non ne cancellerà il profondo mistero. Una miscela classica che potrebbe sembrare persino scontata se una visionarietà eccezionale non la rendesse esplosiva. Al di là della trama e di un contesto da Halloween in versione irlandese, ciò che davvero sorprende è la capacità dell’autrice di rapire i lettori in un vortice onirico. Gli occhi e i sensi stregati del capitano John Thunder, trascinato suo malgrado ai confini della realtà in un’indagine sui segreti dell’eponima Roccaforte, diventano magicamente anche i nostri. E le immagini che lievitano dalle parole di questa dark lady della letteratura si trasformano a poco a poco nei fotogrammi di una pellicola in cui ci immergiamo anima e corpo.
Lilliput n.28