Se si sa come andare si vince sempre. Sono le parole che la piccola Snežana, dotata del potere di fare incontrare, in un istante, le limitazioni della realtà con l’onnipotenza del sogno, affida a Giulia. Nei sogni della bambina i due mondi si sfiorano di continuo, si rivelano, aprono un varco per consentire il passaggio verso una soluzione. Perché Giulia ha davvero in sé un segreto, che è abisso e punto di rottura in cui la vita pare essersi spezzata. Ma risalire si può, se si conosce il passo. Tutto accadrà in quelle discese che, come in un free ride estremo, lei affronta sfidando le pareti ripide e scure, in notti di luna e nuvole veloci portate da un vento che svela scie iridescenti. Tra figure femminili magistralmente tratteggiate e straordinari personaggi, prende vita un romantico enigma d’amore, viaggio iniziatico e appassionata resa di fronte alla bellezza – della montagna, della donna, della Verità – che ci trasporta in un’assenza di tempo, lungo discese che, a un tratto, offrono un appiglio e consentono l’appoggio per variare il salto in una danza verticale di straordinaria grazia. Fino a farci scoprire, come Giulia, che il confine tra la realtà e il sogno è labile e tutto può ribaltarsi, come in un lago notturno in cui il cielo stellato si specchia, regalando la vertigine che capovolge ogni cosa e muta la discesa in una luminosa risalita.
la Quercia e il Tiglio n.14